Donatella Ceria

Donatella Ceria è un artista che esula da correnti specifiche dell’arte contemporanea, evidenziando un proprio linguaggio espressivo confermato da una profonda sensibilità e da un delicato gusto estetico.

Tra i riflessi della sua anima creativa c’è il Tempo, protagonista del nostro vivere. Il Tempo investe i nostri istanti e li dona all’evolversi del ricordo. Ora si rivive l’infanzia con il recupero spasmodico di giochi in miniatura. Ad un’iniziale raccolta, segue la catalogazione e la colorazione con acrilici per disporli su basi di ceramica, che collegate le une alle altre, creeranno un lungo serpente. Al pari di un riflesso d’infanzia che prolunga il vivere e da sostegno ai giorni futuri.

Questa raccolta di materiale, e il successivo assemblaggio, potrebbe evocare il linguaggio espressivo della Junk Art negli anni ’50 e ’60. Ma qui gli oggetti vengono riplasmati in un’accezione che esula da manifesti definiti in ambienti di pura contestazione, permettendo riflessioni più introspettive.

Il recuperare giochi, piccole sorprese delle merendine o delle uova di cioccolato, mi ricorda l’infanzia e l’adolescenza: fasi evolutive di una persona che tracciano il nostro esistere dietro/dentro. Si trascinano al pari di un serpente che ci avvolge talvolta privandoci di respiro. Ma pur sempre ci “seguono” e offrono contenuto al nostro presente, al nostro agire, al nostro pensare. Significati per il nostro essere significante.

Donatella Ceria Installazione Sa colora 2009
Donatella Ceria
Installazione
Sa colora 2009

La figura del serpente, inoltre, è oggetto di culto presso alcune tribù degli Indiani d’America, in cui si sintetizza il ciclo della vita rivisitabile come acquisizione della saggezza, che viene ad “accumularsi” segnando un’evoluzione scandita dal tempo tesa ad un infinito che avvolge il reale.

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La colorazione con gli acrilici riflette colori puri, aggressivi, ribelli che avvolgono per l’intensità della variante cromatica. Esprimono un linguaggio simbolico che vive riflesso su una dimensione “altra”. Quasi una manifestazione dell’esserci. Un io presente che urla la sua presenza. Richiama la vita. In un apparente rifiuto ricerca ordine ed equilibrio.

Voglio evidenziare solo alcuni colori. Il rosso è il primo colore dell’arcobaleno, oltre ad essere il primo colore che i bambini riescono a distinguere. Al pari di un filo lega alla vita passione, vitalità, invincibilità.

Con il blu si scopre la gioia di vivere filtrata da ragione, ovvero non istintività ma riflessione, serenità, equilibrio, saggezza. Sembra il colore del silenzio, in cui decantano i pensieri. Penso alla contemplazione del cielo e del mare e ai lirismi evocati.

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Il giallo ci conduce ad un’apertura verso l’esterno. Un movimento che è indice di libertà pur nella consapevolezza del proprio sé. Ci libera per affermarci facendo percepire gioia ed energia vitale.

Anche l’arancione denota apertura alla pluralità, quindi tolleranza ma anche saggezza. Ancora il viola, come  risultato del rosso e blu insieme, quale fusione di opposti, induce a pensare a metamorfosi, al sogno, alla fantasia. È il colore dell’arte. Il verde è il colore dell’ottimismo, della crescita, di un’evoluzione e di una speranza.

La disposizione dei piccoli oggetti riflette un gusto estetico che evidenzia armonia. Lo spazio e la materia raggiungono un’equilibrio solido e deciso. Non si percepiscono ripensamenti. La materia riempie lo spazio subordinata ad istinto e creatività. La plasticità della forma seduce ed ipnotizza. Si desidera valutare ed analizzare ogni dettaglio che prevale sull”universale”. La forma finale prevarrà non prima di aver analizzato il particolare, il dettaglio, il frammento.

Il metodo induttivo che intravedo sembra un monito dell’artista che partendo da una base gnoseologica ci conduce alla frammentazione del reale per capire, superare l’istante del presente, conoscere.

Ricordo Italo Calvino che nel Visconte Dimezzato definiva la sapienza a “brani” e scriveva “…bellezza e sapienza e giustizia ci sono solo in ciò che è fatto a brani” e ancora “Ero intero e tutte le cose erano per me naturali e confuse, stupide come l’aria; credevo di veder tutto e non era che la scorza. Se mai tu diventerai la metà di te stesso, e te lo auguro, ragazzo, capirai cose al di  là della comune intelligenza dei cervelli interi. Avrei perso metà di te del mondo, ma la metà rimasta sarà mille volte più profonda e preziosa”. L’essere incompleti non demanda alla superficialità ma  alla profondità e al sentimento.

E’ arte di riflessione quella di  Donatella Ceria. Pare ci induca ad acquisire nuove conoscenze, disintegrando realtà per poterle vivere dentro, analizzando legami che ci portano a sintetizzarle per evolverci. 

Donatella Ceria L'altro cuore 2011
Donatella Ceria
L’altro cuore 2011

“L’altro” Tempo è legato all’amore, al sentimento presente in ogni età della vita. E la creatività di Donatella Ceria  da  voce a  cuori realizzati in ceramica raku, in cui s’inseguono giochi cromatici, dalle tonalità delicate o forti, con un deciso carattere iconografico; oppure a cuori romantici realizzati con  semplici zanzariere. Quasi a voler filtrare il dolore inserisce dei piccoli fiori delicati che suggeriscono un’idea di romanticismo di altri tempi. Dove c’era spazio al sentimento legato alla tradizione, ad un passato che ricamava istanti per amplificare il tempo. Un tempo dilatato in cui si voleva trattenere la memoria.

Donatella Ceria Serie Cuori di Terra 2006
Donatella Ceria
Serie Cuori di Terra 2006

Interessante il simbolo del cuore con valenza antropologica, è quasi un ricercare identità in cui si offre una rivisitazione stilizzata della dea madre Tanit. Forse a voler sottolineare il forte legame con la sardità ed evocare la società matriarcale in cui la donna aveva un ruolo importante e ben definito. Un omaggio alla donna sarda che permea di passione il proprio agire.

Alla base del discorso artistico è radicato l’amore per il sapere e per ciò che la vita predispone non rinunciando a nuove sintesi: ciò  è quanto traspare nel linguaggio espressivo di Donatella Ceria.

Lycia Mele

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Donatella Ceria Serie Cuori di terra 2006
Donatella Ceria
Serie Cuori di terra 200